giovedì 20 ottobre 2011

INDIGNADOS


Sulla scia della mondiale protesta degli “INDIGNADOS”, tema oggi di grande attualita’, alla ribalta di ogni testata giornalistica e agli onori della cronaca piu’ per i disordini accaduti a Roma qualche giorno fa che non per le nobili e reali intenzioni di questo enorme movimento, tante persone avranno di sicuro cominciato a ragionare sulla situazione economico-politica globale.
Io, come voi, ho cominciato a ragionarci con una certa costanza, anche perche’ gli effetti di questa crisi monetaria ed intellettuale e’ riscontrabile quotidianamente nel piccolo centro come nella grande metropoli.
Nei programmi di TRIBUNA ELETTORALE (per dirlo alla Battiato maniera) sento sempre le stesse persone che ridicono sempre le stesse cose e questo non fa altro che aumentare la percezione di disagio che avverto nel rapportarmi alla comunita’. Proprio ieri infatti, ascoltavo con attenzione le accuse che le due parti si rivolgevano a vicenda, anche con una certa condizione di causa a volte,
ma che ,nella maggior parte dei casi ,erano solo parolone cariche di astio e sicurezza di verita’ assoluta, inattaccabile e insindacabile.
La superbia con la quale si tacciavano gli uni agli altri di incompetenza e inadeguatezza mi ha dato il voltastomaco perche’, a mio parere , in un momento in cui ci si dovrebbe rendere conto del fallimento totale de sistema capitalista, loro continuano a negare responsabilita’ oggettive;
ora che ci sarebbe bisogno di unita’ e spirito di collaborazione si parla di Padania e ci si getta fango addosso a vicenda;
ora che la gente fatica a trovare lavoro e chi ce l’ha stenta a mantenerlo e a mantenersi loro continuano a godere dei propri privilegi e dei loro cautissimi stipendi!
Quello che pero’ non riesco davvero a tollerare e’ che non si rendano conto del loro totale fallimento come classe politica, del totale senso di disillusione e rabbia che hanno inculcato nei cittadini e l’assoluto menefreghismo nei confronti dei tantissimi che vedono nel loro lavoro solo un modo per sistemarsi la famiglia.
ORGOGLIO , UMILTA’ E SPIRITO DI SACRIFICIO IN NOME DI UN IDEALE  sono stati i  valori che hanno portato alla stesura della nostra costituzione e , vederli calpestati da persone che neanche lontanamente possono definirsi orgogliose umili e valorose mi crea un senso di nausea che a stento controllo.
Mi picerebbe arricchirmi dei vostri pareri a riguardo, avere nuovi spunti di riflessione sui quali lavorare e , magari, rendermi conto che non sono l’unico a stare cosi’ male vedendo la mia citta’ e il mio paese che vanno a rotoli in nome di una politica assente.
Kefia.


1 commento:

  1. Purtroppo oggi il politico è diventata l'aspirazione di molti, al pari di veline, calciatori, frequentatori di reality. Fino a ieri, quando chiedevi ai bimbi cosa volessero fare da grande, la maggiorparte rispondeva a pieni polmoni: il calciatore. Dal canto suo una ragazzina diceva: voglio essere come Federica la velina. Oggi si sono adeguati anche loro. I bimbi dicono: io voglio fare il politico, assessore o ministro non importa, tanto non devo cambiare il Paese, io voglio fare il politico. Le bimbe invece dicono: voglio fare la valletta, così poi entro in politica.
    In pratica oggi quando uno non sa cosa fare, si dà alla politica. Basta iscriversi al primo partito vicino casa, qualunque sia. L'obiettivo è uno solo: entrare nella casta. Stia cazzi degli ideali, chissenefrega dei valori, l'obiettivo è la stanza dei bottoni. Berlinguer, Pertini, Occhetto, Togliatti, e tanti altri, loro si che avevano vere motivazioni pseudo-patriottiche. Avevano una cultura superiore alla media della feccia della nazione. Oggi invece la feccia ha voluto prendere il loro posto. E queste sono le conseguenze. E' chiaro che la gente perde la testa, non giustifico i vandali, ma a volte la forza va davvero usata. Sono certo che sabato scorso a roma, molti agenti delle forze dell'ordine avrebbero voluto cambiare sponda e dire: cazzo avete ragione voi andiamo al Quirinale e diamogli fuoco, rifacciamo tutto.
    Ammettere che si è fallito nel proprio incarico vuol dire rinunciare ai privilegi. Nessun politico lo farà mai. E forse non lo faremmo neanche noi se fossimo al loro posto. Ma non poniamoci il problema perchè a quei livelli ci arrivi solo se hai già venduto l'anima al diavolo, e noi il diavolo lo prendiamo a calci in culo tutti i giorni, quindi al loro posto non ci saremo mai.
    Quanto è strano l'Uomo, non è in grado di custodire e migliorare questo mondo e già pensa a come andare sulla Luna per poterla rovinare.

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